Il culto dei Santi Medici, fra agiografia e devozione popolare
Si svolgerà sabato 12 ottobre, nel Chiostro di San Domenico alle ore 19:30, il convegno intitolato “Il culto dei Santi Medici, fra agiografia e devozione popolare” promosso e organizzato nell'ambito del programma di Festa d'Autunno con il prestigioso patrocinio del Centro Studi Micaelici e Garganici “Giorgio Otranto” dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Nel Cristianesimo antico il termine medico era riferito a chi contribuiva alla diffusione della fede e, di conseguenza, a chi si prendeva cura della salute delle anime. Questo derivava dalla concezione che gran parte dei mali del corpo fossero riconducibili all’idea di peccato.
Molti santi medici, pertanto, erano definiti tali non perché detentori di particolari conoscenze scientifiche ma poiché in grado di curare grazie ai poteri concessi dal divino. Per tale motivo, si è voluto organizzare un convegno che possa fare luce sugli aspetti agiografici e su quelli devozionali legati al culto dei Santi Medici Cosma e Damiano nel nostro territorio.
Moderato da Antonio Natile, cultore del territorio, il convegno
edrà l’intervento della prof.ssa Immacolata Aulisa docente di storia del Cristianesimo antico presso l’Università degli Studi di Bari e della prof.ssa Annamaria Tripputi docente di Storia delle Tradizioni popolari presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Bari.
Un culto molto diffuso in Puglia, tantissimi i comuni dove vengono venerati: Bitonto, Oria, Alberobello, Taranto, Massafra, Mesagne…solo per citarne alcuni. Per quanto riguarda Noci la festa viene introdotta solamente negli anni ’30 del Novecento, in aggiunta alla Madonna del Rosario e celebrata la seconda settimana di ottobre. Inutile sottolineare che, la presenza di un culto ben radicato ad Alberobello, sin dalla seconda metà del 1600 e ancora oggi metà di pellegrinaggi e forte devozione dai comuni limitrofi in occasione della festività del 26 settembre, ha disincentivato, in passato, l’affermarsi di un culto tutto nocese.
Va evidenziato che il culto dei Santi Medici trasmigrò dall’Oriente nell’ Italia centro meridionale verso il VIII secolo d.C. ad opera dei monaci basiliani, con molta probabilità fu proprio Oria il primo centro ad esserne interessato dove gli stessi fondarono un casale, san Cosimo, per l’appunto, ed eressero una chiesetta. Dopo l’evangelista Luca, furono i primi santi medici della storia del Cristianesimo.